1. | € 18,50 | EAN-13: 9788838247293 Giuliano Minichiello Nostos. Ontologia dello spaesamento
Edizione: | Studium, 2019 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 18,50 | Descrizione | Descrizione del libroLo spaesamento é un sentimento che domina universali esperienze dell'anima, individuali e collettive. Il coscritto sul campo di battaglia, il contadino sradicato dalla terra, l'abitante della metropoli moderna, il poeta condannato a un destino di funzionario, l'uomo "cacciato" dall'Eden e condannato al dolore e alla morte, attraversano tutti il vasto oceano della vita privati delle certezze della "casa del padre": si sentono, appunto, "spaesati". Sentimento comune agli uomini di ogni tempo, lo spaesamento diventa però l'esperienza cruciale della modernità , dell'epoca in cui una sterminata massa di uomini si trova a dover vivere in un mondo che nasce nuovo ogni mattina. Il testo vi vede il risultato tanto della "domesticazione" di massa operata nel grande scenario della metropoli moderna, quanto del progressivo essiccarsi nella cultura occidentale dell'idea e della presenza di Dio, sostituite dall'ideale della potenza e sostenute da una sorta di "ossessione giuridica" (come suggerisce Franz Kafka) che trasforma il concetto stesso di Logos, di Legge incarnata, in quello di regola semplicemente esecutiva o funzionale. In questo quadro, trova la propria genesi la barbarie della prima metà del XX secolo, che ha come esito inatteso la catastrofe dell'Europa. L'autore sottolinea tuttavia come in tempi a noi più vicini riaffiori, in vari modi e in forme inaspettate e insospettabili, quel desiderio di Dio, che, colpevolmente, la nostra cultura ha creduto di dover sostituire con assoluti di diversa e meno coinvolgente natura. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 13,00 | EAN-13: 9788805072545 Giuliano Minichiello L'OBBEDIENZA
Edizione: | SEI | Collana: | Scuola e vita | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 13,00 | Descrizione | L'obbedienza non è un semplice movimento dell'animo, come può esserlo l'amicizia o l'amore, che arriva quando decide di farlo e se ne va con la stessa imperscrutabilità.
L'obbedienza non è nemmeno una virtù, nel significato che si attribuisce, per esempio, all'espressione "è un bambino obbediente". Si obbedisce forse spontaneamente? Così come spontaneamente si ride o si piange, si è tristi o si è allegri? Occorre voler essere obbedienti ma ciò significa che, insieme con essa, sua sorella gemella si profila sempre alla mente: la disobbedienza. E, a rifletterci ancora un poco, al di là di entrambe, esplicito o implicito, si delinea ciò che normalmente si chiama imperativo. Non potrebberio esserci né obbedienza, né disobbedienza senza un ordine che richieda una risposta, un'azione. Cioè, non potrebbero esserci individui che obbediscono e individui che non obbediscono, se non fosse un terzo tipo di individuo, quello che ordina, comanda: l'Altro.
Si impone l'idea che per accostarsi al tema da un punto di vista sistematico è necessario concepire l'obbedienza da un lato in rapporto alla disobbedienza e dall'altro in rapporto all'autorità che giustifica il comando. Il volume di Giuliano Minichiello affronta il problema da queste diverse angolazioni, sviluppandosi attraverso le tre forme fondamentali dell'obbedienza: all'Autorità, al Padre, al Maestro e giungendo alla conclusione che, nascendo all'insegna della libertà, l'obbedienza è sempre rischio, assunzione della totale responsabilità di chi sceglie. Costui, infatti, sceglie per se stesso e, nello stesso tempo, per ogni uomo che si trovi a vivere la sua medesima situazione, e quindi per l'intera umanità. E' ciò che Kierkegaard chiamava l'angoscia di Abramo, in cui sono presenti tutti i rischi e le ansie dell'obbedienza, come il testo ampiamente dimostra.
Giuliano Minichiello, è ordinario di Pedagogia Generale e Filosofia dell'Educazione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Salerno. E' stato Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Educazione di detta Università dal 2001 al 2006; ha vinto il Premio "La Porta" e il Premio "S. Valitutti" per opere sulla autobiografia in pedagogia e sulla teoria della conoscenza. In questa sede si ricordano La tecnica e l'episteme. Per una ermeneutica della razionalità scientifica (1984), Le parole dell'io. Forme dell'autobiografia da Rousseau a Kafka (2000), La vita a termine (2007), Il principio imperfezione (2011). | Aggiungi al Carrello |
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